Streptococco Gravidanza: 5 Cose Essenziali da Sapere per Proteggere il Tuo Bambino
Streptococco gravidanza: 5 cose da sapere
Lo streptococco in gravidanza rappresenta una delle preoccupazioni più comuni per le future mamme, specialmente nelle ultime settimane prima del parto. Comprendere cos'è, quali rischi comporta e come affrontarlo ti aiuterà a vivere questo momento con maggiore serenità e consapevolezza.
In questo articolo scoprirai tutto ciò che serve sapere sullo streptococco di gruppo B durante la gestazione, dai sintomi ai test diagnostici, fino alle strategie di prevenzione per proteggere te e il tuo bambino.
Indice dei Contenuti
- Cos'è lo streptococco di gruppo B
- Quanto è diffuso lo streptococco in gravidanza
- Il tampone per lo streptococco: quando e come si esegue
- Rischi per il neonato e la mamma
- Trattamento e prevenzione
- Domande frequenti
Cos'è lo Streptococco di Gruppo B in Gravidanza
Lo streptococco di gruppo B (Streptococcus agalactiae o GBS) è un batterio che colonizza naturalmente il tratto gastrointestinale e vaginale di molte persone, uomini e donne, senza causare alcun sintomo o problema.
Durante la gravidanza, però, la presenza dello streptococco in gravidanza assume un significato particolare perché questo batterio può essere trasmesso al neonato durante il passaggio nel canale del parto, causando potenziali complicazioni.

È importante sottolineare che essere portatrici di streptococco B non significa avere un'infezione: nella maggior parte dei casi, il batterio convive pacificamente con l'organismo senza creare disturbi. La colonizzazione non è correlata a scarsa igiene personale e può verificarsi in modo transitorio o persistente.
Come si Manifesta lo Streptococco in Gravidanza
Nella maggior parte dei casi, lo streptococco in gravidanza non provoca sintomi evidenti nella madre. Questa caratteristica rende fondamentale lo screening attraverso il tampone vagino-rettale, unico strumento affidabile per rilevare la presenza del batterio.
Alcune donne potrebbero sperimentare infezioni del tratto urinario ricorrenti, che rappresentano uno dei pochi segnali indiretti della presenza dello streptococco. Tuttavia, questi sintomi sono aspecifici e non sufficienti per una diagnosi certa.
Quanto è Diffuso lo Streptococco in Gravidanza
Gli studi epidemiologici dimostrano che circa il 10-30% delle donne in gravidanza è portatrice di streptococco di gruppo B. Questa percentuale varia leggermente in base alle popolazioni e alle aree geografiche considerate.
La colonizzazione può essere:
- Intermittente: il batterio compare e scompare nel tempo
- Transitoria: presente per brevi periodi
- Persistente: costantemente rilevabile
Proprio per questa variabilità, il tampone per lo streptococco viene eseguito nelle ultime settimane di gestazione, quando il risultato è più predittivo dello stato di colonizzazione al momento del parto.
Il Tampone per lo Streptococco in Gravidanza: Quando e Come si Esegue
Il test diagnostico per identificare lo streptococco in gravidanza è il tampone vagino-rettale, un esame semplice, rapido e indolore che viene eseguito tra la 35ª e la 37ª settimana di gestazione.

Come Viene Eseguito il Tampone
L'esame consiste nel prelievo di un campione di secrezioni dalla vagina e dal retto mediante un bastoncino cotonato sterile. Il campione viene poi analizzato in laboratorio per verificare la presenza dello streptococco di gruppo B.
Non è necessaria alcuna preparazione particolare e l'esame può essere effettuato anche in presenza di perdite vaginali. Il risultato è generalmente disponibile entro pochi giorni.
Quando è Consigliato il Tampone per lo Streptococco
Tutte le donne in gravidanza dovrebbero sottoporsi al tampone vagino-rettale tra la 35ª e la 37ª settimana. Questo timing garantisce che il risultato sia rappresentativo della colonizzazione al momento del parto.
In alcune circostanze particolari, come una precedente gravidanza con neonato affetto da infezione da streptococco B o infezioni urinarie da GBS durante la gravidanza attuale, potrebbe essere indicata una profilassi antibiotica in travaglio senza necessità di eseguire il tampone.
Rischi dello Streptococco in Gravidanza per il Neonato e la Mamma
Sebbene la colonizzazione materna da streptococco in gravidanza sia generalmente asintomatica, la trasmissione del batterio al neonato durante il parto può comportare conseguenze serie.
Rischi per il Neonato
Il neonato può contrarre l'infezione da streptococco B durante il passaggio nel canale del parto. Le manifestazioni possono essere:
- Infezione precoce (entro le prime 24-72 ore di vita): polmonite, sepsi, meningite
- Infezione tardiva (da 7 giorni a 3 mesi): meningite, sepsi
Senza profilassi antibiotica, circa 1-2% dei neonati nati da madri colonizzate sviluppa un'infezione. Con la profilassi appropriata, questo rischio si riduce drasticamente.
Rischi per la Madre
Per la madre, lo streptococco in gravidanza può occasionalmente causare:
- Infezioni del tratto urinario
- Corioamnionite (infezione delle membrane fetali)
- Endometrite post-partum
- Sepsi in rari casi
Questi rischi sono significativamente ridotti quando viene adottato un protocollo di screening e prevenzione adeguato.
Trattamento e Prevenzione dello Streptococco in Gravidanza
Il protocollo standard per la gestione dello streptococco in gravidanza prevede la profilassi antibiotica intrapartum, cioè la somministrazione di antibiotici durante il travaglio di parto.
La Profilassi Antibiotica
Se il tampone risulta positivo, viene somministrata penicillina o ampicillina per via endovenosa durante il travaglio, almeno 4 ore prima del parto. Questo intervento riduce drasticamente il rischio di trasmissione al neonato.
In caso di allergia alla penicillina, vengono utilizzati antibiotici alternativi come la clindamicina o la vancomicina, a seconda del profilo di sensibilità del batterio.
Quando Non è Necessaria la Profilassi
La profilassi antibiotica non è indicata in caso di:
- Tampone negativo per streptococco B
- Parto cesareo elettivo senza travaglio e con membrane integre
Consigli Pratici per le Future Mamme
Ecco alcuni suggerimenti utili se hai scoperto di essere portatrice di streptococco in gravidanza:
- Non preoccuparti eccessivamente: essere portatrici è una condizione comune e gestibile
- Comunica sempre al personale sanitario il risultato del tampone al momento del ricovero
- Presenta il referto del tampone in ospedale
- Informa il personale di eventuali allergie agli antibiotici
- Segui scrupolosamente le indicazioni mediche
Se stai affrontando la gravidanza e vuoi approfondire altri aspetti importanti della salute in questo periodo speciale, potrebbe interessarti anche conoscere i sintomi più comuni della gravidanza e come gestirli al meglio.
Domande Frequenti sullo Streptococco in Gravidanza
Il Tampone per lo Streptococco è Obbligatorio?
Il tampone vagino-rettale non è tecnicamente obbligatorio per legge, ma è fortemente raccomandato dalle linee guida nazionali e internazionali come parte dello screening prenatale standard. Rientra tra gli esami consigliati nel terzo trimestre di gravidanza.
Posso Eliminare lo Streptococco Prima del Parto?
Il trattamento antibiotico durante la gravidanza (prima del travaglio) non è efficace perché il batterio tende a ricolonizzare rapidamente il tratto vaginale. L'unico approccio efficace è la profilassi durante il travaglio.
Se Ero Positiva nella Gravidanza Precedente, Lo Sarò Ancora?
Non necessariamente. La colonizzazione da streptococco può essere intermittente, quindi è importante ripetere il tampone in ogni gravidanza, anche se i risultati precedenti erano positivi o negativi.
Lo Streptococco in Gravidanza si Trasmette al Partner?
Lo streptococco di gruppo B non è considerato una malattia sessualmente trasmissibile. La colonizzazione è naturale e non richiede trattamento del partner.
Posso Allattare se Sono Positiva allo Streptococco?
Assolutamente sì. La presenza di streptococco in gravidanza non controindica l'allattamento al seno, che rimane la scelta nutrizionale migliore per il neonato.
Conclusioni: Vivere Serenamente lo Streptococco in Gravidanza
Lo streptococco in gravidanza è una condizione comune che, grazie ai protocolli di screening e prevenzione moderni, può essere gestita in modo sicuro ed efficace. Il tampone vagino-rettale e la profilassi antibiotica intrapartum rappresentano strumenti fondamentali per proteggere la salute del tuo bambino.
Ricorda che essere portatrice di streptococco B non significa avere un'infezione e non deve essere fonte di ansia. Con il giusto monitoraggio medico e seguendo le indicazioni del tuo ginecologo, potrai affrontare il parto con serenità, sapendo di aver fatto tutto il necessario per garantire il benessere del tuo piccolo.
La conoscenza è il primo passo verso una gravidanza consapevole e serena. Parlane apertamente con il tuo medico, poni tutte le domande che ritieni necessarie e affronta questo meraviglioso percorso con fiducia.
