Streptococco in Gravidanza: 7 Cose Fondamentali da Sapere per la Tua Sicurezza
La streptococco in gravidanza è una delle preoccupazioni più comuni tra le future mamme, soprattutto nelle ultime settimane prima del parto. Scoprire di essere portatrici dello Streptococcus agalactiae, meglio conosciuto come streptococco di gruppo B (SGB), può generare ansia e dubbi. Eppure, con le giuste informazioni e precauzioni, è possibile affrontare serenamente questa condizione e proteggere il tuo bambino.
In questo articolo troverai tutto ciò che serve sapere: cos'è lo streptococco, come si trasmette, quali sono i rischi reali, quando fare il test e come prevenire eventuali complicazioni. Il nostro obiettivo è offrirti una guida completa, chiara e rassicurante, basata su fonti mediche attendibili.
Indice dei Contenuti
- Cos'è lo streptococco in gravidanza
- Come si trasmette al neonato
- Sintomi e diagnosi
- Quando fare il tampone per lo streptococco
- Rischi per il bambino
- Prevenzione e trattamento
- Domande frequenti
Cos'è lo Streptococco in Gravidanza
Lo streptococco in gravidanza fa riferimento principalmente allo Streptococcus agalactiae o streptococco beta-emolitico di gruppo B (SGB). Si tratta di un batterio che colonizza naturalmente l'intestino e la vagina di circa il 10-30% delle donne in età fertile, senza causare alcun sintomo o disturbo.
Essere portatrici di SGB non significa essere malate. Nella maggior parte dei casi, questo batterio convive pacificamente con il nostro organismo. Tuttavia, durante il parto, può trasmettersi al neonato attraverso il canale vaginale, e in alcuni casi provocare infezioni serie nelle prime ore o giorni di vita del bambino.

Perché lo streptococco è importante in gravidanza
Durante la gestazione, il sistema immunitario subisce modifiche fisiologiche per accogliere il feto. Queste modifiche possono favorire la colonizzazione batterica. Lo streptococco di gruppo B non rappresenta un pericolo diretto per la mamma, ma il rischio principale riguarda il neonato durante il passaggio nel canale del parto.
Per questo motivo, identificare le donne portatrici prima della nascita è fondamentale per adottare misure preventive efficaci, come la profilassi antibiotica durante il travaglio.
Come si Trasmette lo Streptococco al Neonato
La trasmissione dello streptococco in gravidanza al bambino avviene principalmente durante il parto vaginale. Il neonato entra in contatto con i batteri presenti nel tratto genitale materno e può inalarli o ingerirli.
Esistono due forme principali di infezione neonatale da SGB:
- Infezione precoce (early-onset): si manifesta nelle prime 24-48 ore di vita, ed è la più comune. Può causare sepsi, polmonite e meningite.
- Infezione tardiva (late-onset): si sviluppa dopo la prima settimana di vita, ed è meno frequente. Anche in questo caso può portare a meningite e altre complicazioni.
È importante sapere che non tutti i bambini esposti allo streptococco sviluppano un'infezione. Il rischio aumenta in presenza di fattori come parto prematuro, rottura prematura delle membrane, febbre materna durante il travaglio o precedente figlio con infezione da SGB.
La trasmissione è evitabile?
Sì. Grazie al tampone vaginale-rettale eseguito tra la 35ª e la 37ª settimana di gravidanza e alla somministrazione di antibiotici in vena durante il travaglio, il rischio di trasmissione si riduce drasticamente. Questa strategia preventiva è raccomandata a livello internazionale e ha dimostrato di essere estremamente efficace.

Sintomi e Diagnosi dello Streptococco in Gravidanza
Nella donna in gravidanza, la colonizzazione da streptococco è quasi sempre asintomatica. Non provoca perdite vaginali anomale, bruciore, prurito o dolore. Per questo motivo, l'unico modo per sapere se sei portatrice è eseguire il tampone specifico.
In rari casi, lo SGB può causare infezioni urinarie, che si manifestano con sintomi come bruciore durante la minzione, bisogno frequente di urinare, dolore al basso ventre. In questi casi, il batterio viene identificato tramite urinocoltura.
Come si diagnostica
La diagnosi avviene tramite un semplice tampone vaginale e rettale, eseguito tra la 35ª e la 37ª settimana di gestazione. Il prelievo è rapido, indolore e viene effettuato dal ginecologo o dall'ostetrica. Il campione viene poi analizzato in laboratorio per verificare la presenza del batterio.
Il risultato arriva solitamente entro pochi giorni. Se il test è positivo, significa che sei portatrice di SGB e dovrai ricevere la profilassi antibiotica durante il travaglio. Se negativo, non sono necessarie ulteriori misure.
Quando Fare il Tampone per lo Streptococco in Gravidanza
Il momento ottimale per eseguire il tampone per lo streptococco in gravidanza è tra la 35ª e la 37ª settimana. Questo timing consente di ottenere un risultato attendibile e valido per il parto, poiché la colonizzazione può variare nel tempo.
Se il parto avviene prima della 35ª settimana (parto pretermine), oppure se hai fattori di rischio come febbre durante il travaglio o rottura delle membrane da più di 18 ore, la profilassi antibiotica viene somministrata anche senza tampone.
È obbligatorio fare il test?
In Italia, il tampone per lo streptococco è raccomandato dalle linee guida nazionali e rientra tra gli esami offerti gratuitamente dal Servizio Sanitario Nazionale durante il terzo trimestre. Non è obbligatorio per legge, ma è fortemente consigliato per la sicurezza del neonato.
Alcune donne scelgono di non effettuarlo, ma in questo caso, in presenza di fattori di rischio, verrà comunque somministrata la profilassi antibiotica precauzionale durante il travaglio.
Rischi dello Streptococco per il Bambino
Sebbene la maggior parte dei neonati esposti allo streptococco in gravidanza non sviluppi alcuna infezione, è importante conoscere i rischi potenziali per comprendere l'importanza della prevenzione.
Le infezioni neonatali da SGB possono causare:
- Sepsi neonatale: infezione del sangue, che può portare a shock settico
- Polmonite: infezione polmonare che compromette la respirazione
- Meningite: infiammazione delle membrane che rivestono cervello e midollo spinale, con possibili conseguenze neurologiche a lungo termine
Fortunatamente, grazie alla profilassi antibiotica durante il travaglio, l'incidenza di queste gravi complicazioni si è ridotta drasticamente negli ultimi decenni. Prima dell'introduzione dello screening e della prevenzione, l'infezione neonatale da SGB colpiva circa 1-2 neonati ogni 1000 nati vivi. Oggi il dato è sceso a meno di 0,5 casi ogni 1000.
Fattori di rischio aumentato
Il rischio di infezione è più alto in presenza di:
- Parto prematuro (prima della 37ª settimana)
- Rottura delle membrane da più di 18 ore
- Febbre materna durante il travaglio (oltre 38°C)
- Precedente figlio con infezione da SGB
- Batteriuria da SGB durante la gravidanza
In tutti questi casi, la profilassi antibiotica è raccomandata anche senza tampone positivo.
Prevenzione e Trattamento dello Streptococco in Gravidanza
La strategia principale per prevenire l'infezione neonatale da streptococco in gravidanza è la profilassi antibiotica intrapartum, cioè la somministrazione di antibiotici per via endovenosa durante il travaglio.
Come funziona la profilassi
Se il tampone risulta positivo, oppure se sono presenti fattori di rischio, ti verrà somministrata penicillina o ampicillina per via endovenosa durante il travaglio. La prima dose viene data appena possibile dopo l'inizio del travaglio attivo, e poi ripetuta ogni 4 ore fino al parto.
Questo trattamento riduce del 80-90% il rischio di trasmissione verticale. Gli antibiotici eliminano temporaneamente il batterio dal canale del parto, proteggendo il neonato durante il passaggio.
E se sono allergica alla penicillina?
In caso di allergia alla penicillina, esistono antibiotici alternativi come la clindamicina o la vancomicina, che il tuo medico sceglierà in base al tipo e alla gravità dell'allergia.
Posso eliminare lo streptococco durante la gravidanza?
Purtroppo no. Anche se venissero somministrati antibiotici per via orale durante la gravidanza, il batterio tenderebbe a ricolonizzare l'intestino e la vagina nel giro di poche settimane. Per questo motivo, il trattamento viene effettuato solo durante il travaglio, quando è davvero necessario proteggere il neonato.
Cosa succede dopo il parto
Se hai ricevuto la profilassi antibiotica durante il travaglio, il tuo bambino verrà monitorato nelle prime ore di vita per verificare che non presenti segni di infezione. In alcuni casi, potrebbero essere effettuati esami del sangue o altre valutazioni, ma si tratta di precauzioni standard.
Nella maggior parte dei casi, i neonati stanno benissimo e possono iniziare subito l'allattamento al seno e il contatto pelle a pelle con la mamma.
Domande Frequenti sullo Streptococco in Gravidanza
Posso allattare se sono portatrice di streptococco?
Assolutamente sì. Lo streptococco in gravidanza non controindica l'allattamento al seno. Anzi, il latte materno contiene anticorpi e sostanze protettive che aiutano a rafforzare il sistema immunitario del neonato.
Se il tampone è negativo, sono al sicuro?
Un tampone negativo indica che al momento del test non eri portatrice di SGB. Tuttavia, in presenza di fattori di rischio durante il parto (come febbre o rottura prolungata delle membrane), potrebbe essere comunque consigliata la profilassi precauzionale.
Lo streptococco può causare aborto o malformazioni?
No. Lo streptococco di gruppo B non è associato ad aborti spontanei, malformazioni fetali o ritardi di crescita. Il rischio riguarda esclusivamente il periodo del parto e i primi giorni di vita del neonato.
Posso avere un parto naturale se sono positiva?
Sì, la positività allo streptococco non impedisce il parto vaginale. Anzi, la profilassi antibiotica è pensata proprio per rendere sicuro il parto naturale. Il taglio cesareo non previene la trasmissione e non è indicato solo per la presenza di SGB.
Devo rifare il test in gravidanze successive?
Sì. Ogni gravidanza è a sé. Anche se sei risultata positiva in una gravidanza precedente, potresti non esserlo nella successiva, e viceversa. Il tampone va quindi ripetuto tra la 35ª e la 37ª settimana in ogni gestazione.
Conclusioni: Affronta lo Streptococco in Gravidanza con Serenità
Scoprire di essere portatrici di streptococco in gravidanza può spaventare, ma è importante ricordare che si tratta di una condizione molto comune e perfettamente gestibile. Grazie allo screening e alla profilassi antibiotica, il rischio di infezione neonatale è oggi ridotto al minimo.
Il consiglio più importante è seguire le indicazioni del tuo ginecologo o dell'ostetrica, eseguire il tampone al momento giusto e, se necessario, accettare serenamente la profilassi antibiotica durante il travaglio. Queste semplici misure proteggono il tuo bambino e ti permettono di vivere il parto con maggiore tranquillità.
Ricorda: essere informata è il primo passo per essere serena. E tu stai già facendo un ottimo lavoro prendendoti cura di te e del tuo piccolo.
Fonti e Approfondimenti
Per ulteriori informazioni scientifiche e aggiornate sullo streptococco in gravidanza, puoi consultare:
